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Andria – Crisi del Commercio Ambulante, il Commissario scrive al Presidente della Regione

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COMUNICATO STAMPA

Il Commissario Straordinario, dott.Gaetano Tufariello, ha inviato ieri una nota al Presidente della Giunta Regionale, Michele Emiliano, segnalando la crisi del commercio ambulante che sta colpendo, in particolare, quello andriese che dà lavoro diretto a quasi 2000 operatori, con ripercussioni sui rispettivi nuclei familiari fino a 10.000 abitanti.

Dopo la parziale apertura, il 4 maggio, della sola parte alimentare del mercato andriese, si è infatti tenuto ieri il tavolo tecnico per individuare le soluzioni utili alla riapertura, in sicurezza, del mercato settimanale del lunedì per le “merci varie” che conta quasi 550 posteggi.

Nel corso dell’incontro, le associazioni di categoria hanno  chiesto, con forza, la risposta delle Istituzioni sulle prospettive di una immediata ripresa delle attività commerciali e ripetuto la richiesta al Commissario straordinario di rappresentare al Prefetto, nonché al Governo, e al Presidente della Regione Puglia, la gravosa situazione della loro categoria, proprio a causa della mancata programmazione della riapertura.

Di fronte a questa situazione le associazioni hanno chiesto ieri, al Commissario, di interloquire con il Presidente della Regione per aprire un tavolo di crisi sul commercio ambulante nel quale affrontare il crescente malessere sociale che potrebbe originare criticità molto serie, anche in tema di ordine pubblico.

Ieri il Commissario ha perciò scritto al Presidente Emiliano invitandolo a valutare l’opportunità di aprire questo tavolo di confronto per “l’esame anche di questa emergenza del commercio ambulante in Puglia, ed in particolare nella città di Andria, viste le dimensioni del mercato settimanale”.

Nella lettera il Commissario ha reso noto che, in ordine alla riapertura in sicurezza, ha già dato indirizzo, al Settore comunale competente, per individuare localizzazioni alternative all’unica oggi esistente e su cui distribuire, così rispettando le distanze di sicurezza e le misure di profilassi, i 540 posteggi esistenti. “L’obiettivo dichiarato – scrive Tufariello – è evitare un ulteriore gravissimo appesantimento dell’economia locale già segnata, duramente, nell’inverno 2018, dalla gelata che ha azzerato la produzione olivicola, e da aprile 2019 dall’avvio della procedura di pre-dissesto.

Una doppia gravissima emergenza vieppiù aggravata dall’emergenza Covid in corso che ha, peraltro, sterilizzato alcune politiche di risanamento avviate dalla gestione commissariale, quali ad esempio quelle di accertamento e riscossione dei tributi locali nel quinquennio 2014-2019, per un ammontare presunto di circa 24 milioni di euro.

La carenza di liquidità attuale della popolazione si traduce poi per il comune di Andria, appunto già in pre-dissesto, in un mancato gettito, innescando tensioni di cassa e non adeguati flussi finanziari che mettono a rischio la copertura di alcuni servizi, in primis i servizi socio-assistenziali, da cui – conclude Tufariello nella sua lettera  – potrebbero derivare ulteriori tensioni sociali e proteste di massa”.

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