Home arte Mostra “Mondo Martini”: La pubblicità come percorso di stile

Mostra “Mondo Martini”: La pubblicità come percorso di stile

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Come è ben risaputo da chiunque, il marketing e l’immagine sono fondamentali nella promozione di un prodotto o di un’azienda a livello di visibilità commerciale, ed è per questo che dalla fine dell’ottocento i primi grandi industriali italiani cominciarono a commissionare vere e proprie opere d’arte grafiche ai più illustri pubblicisti del settore.

E’ proprio questo il tema dell’esposizione “Mondo Martini: la pubblicità come percorso di stile “, mostra cartellonistica d’autore, realizzata con la collaborazione di Archivio storico Martini &Rossi, Casa Martini, Land of fashion e patrocinata dall’Accademia delle belle arti di Bari, dall’Istituto “Garrone” di Barletta e dall’ istituto “Monsignor Bello” di Molfetta visitabile presso lo spazio espositivo dell’unità 44 del Molfetta Outlet Village dal 15 febbraio al 22 marzo 2020.

Lo spazio espositivo, sobrio ed essenziale proprio per lasciar risaltare le opere esposte segue un percorso spazio temporale che va dagli ultimi decenni del diciannovesimo secolo agli anni sessanta del novecento.

L’esposizione presenta oltre venti grafiche firmate dai più noti cartellonisti italiani ed esteri, quali Marcello Dudovich che assieme a Leonetto Cappiello, Giovanni Mataloni Adolf Hohenstein e Leopoldo Metlicovitz è stato tra i fondatori della modernità in ambito cartellonistico pubblicitario italiano.

Partendo dalle prime opere, tutte risalenti alle ultime decadi ottocentesche e primo novecentesche, si possono notare nella grafica ancora i retaggi cromolitografici e fotolitografici che approderanno in seguito a linee più semplici che seguono più tipiche rappresentazioni di figure femminili floreali marcatamente stile liberty.

Proseguendo si nota l’evoluzione grafica e stilistica che rispecchia anche il clima politico delle varie epoche, chiaramente raffigurato nel bozzetto di ispirazione futurista del 1921 disegnato da Giorgio Muggiani o dalla grafica del 1935 palesemente nazional popolare e autarchica, in cui Guido Petiti rappresenta il prodotto dell’azienda Martini con i colori della bandiera italiana.

Anche artisti esteri coevi degli italiani, lavorano per Martini.

Sempre in periodo fascista, presta la sua opera l’acquerellista francese Jean Droit, più noto per aver disegnato manifesti litografici militari durante la prima guerra mondiale.

Col variare delle decadi varia anche lo stile espressivo degli autori, quali Mario Rossi e Armando Testa che dagli anni cinquanta modernizzano la creatività ritraendo donne dai volti e dalle pose non più languide ma attuali e immediate.

Si possono scorgere anche i primi vagiti della nascente pop art in manifesti datati fine anni sessanta dove le lettere della grafica appaiono colorate e stilizzate a diversa grandezza.

A proposito di pop art, bisogna necessariamente citare anche Andy Warhol che dal 1958 ai primi anni sessanta cura la campagna pubblicitaria americana della nota azienda italiana, infondendo il suo personalissimo stile figurativo.

La mostra a ingresso libero, è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11 alle 20 e nel week end dalle 10 alle 21.

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