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“LA TERRAZZA E LA LUNA”, A CORATO UN VIAGGIO FILOSOFICO NEL MEDITERRANEO CAPOVOLTO

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Il 2 settembre (ore 21.00) in Piazza Marconi andrà in scena nell’ambito dell’estate coratina il convegno/spettacolo “La terrazza e la luna – viaggio filosofico nel Mediterraneo capovolto” prodotto da Teatri Di.Versi, con la partecipazione dell’attrice, regista e autrice coratina Claudia Lerro e sostenuto dalla Fondazione Cannillo.

Un viaggio sulle terrazze del Mediterraneo: è questo il tema del convegno/spettacolo intitolato “La terrazza e la luna – viaggio filosofico nel Mediterraneo capovolto”che andrà in scena a Corato nell’ambito dell’Estate Coratina mercoledì 2 settembre (ore 21.00) in Piazza Marconi con il sostegno della Fondazione Cannillo.

La narrazione, che ha debuttato lo scorso 28 agosto nell’ambito del prestigioso Festival dei Sensi della Valle D’Itria, ripercorre, appunto, un viaggio nelle terrazze del nostro mare, incontro di culture diverse: da quelle europee vestite di lenzuola stese e pomodori, a quelle d’Oriente, teatro di malìe e racconti. E’ però un Mediterraneo capovolto, come nella mappa di un grande geografo arabo, dove non c’è più nè alto, nè basso, ma tutto diventa un sud del mondo. E tutto diventa musica, poesia, filosofia.

A curare la ricerca filosofica del lavoro è la Professoressa Laura Marchetti, Docente di didattica generale e di didattica delle culture all’Università degli Studi di Foggia, antropologa e politica, autrice del testo.

A supporto della sua narrazione, la voce di Nabil Bay, Cantautore, scrittore e giornalista, fondatore, voce e autore del gruppo Radiodervish e Claudia Lerro, attrice, regista e autrice teatrale e cinematografica, fondatrice della Compagnia Teatrificio22 e Teatri Di.versi.

Tre personaggi di varia estrazione culturale, artistica che si incontrano per intrecciare i propri percorsi personali e per intessere una rotta comune per percorrere, filosoficamente, musicalmente e poeticamente alcuni tratti di storia visti da una prospettiva particolare, quella delle terrazze, un luogo riscoperto durante la pandemia, che accumuna il mediterraneo anche se vissuto in modi differenti sulle varie sponde. La terrazza diventa un punto di osservazione speciale dove poter incontrare un’altra eccellente narratrice e custode di storia: La luna, luminosa e immutevole che accompagna da sempre la storia dell’uomo, ne segna fortemente la spiritualità, il corpo, l’immaginario e la cadenza del tempo.

Il lavoro è stato prodotto da Teatri Di.Versi e ha ottenuto il sostegno della Fondazione Cannillo, che in piena pandemia ha voluto sposare la visione di un progetto in divenire che esplorava temi delicati quali la costrizione femminile negli harem, la violenza delle frontiere e dei confini, la guerra e la legge di accoglienza del Mediterraneo, tutto con una lente di ingrandimento positiva e ricca di speranza e cambiamento. Lo ha fatto credendo nella riapertura dei teatri e degli spazi culturali come strumenti essenziali di ripartenza e di coesione delle comunità.

«E’ sempre un’emozione indescrivibile rivedere gli spazi della nostra Città occupati da manifestazioni culturali a diretto contatto con il pubblico» – ha spiegato Nicolangela Nichilo, Presidente della Fondazione Cannillo. «In un momento storico contrassegnato dal distanziamento sociale e dalla paura, trovo molto interessante aprire le nostre menti e il nostro animo alla riscoperta di un legame profondo che unisce i popoli di culture e usanze diverse, ma accomunati da sentimenti comuni».

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