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Coronavirus – Corsa al bonus baby sitter

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Rubrica a cura di T-INNOVA srl e Studio legale Stolfa Volpe

Per aiutare i genitori che devono gestire i propri figli durante il periodo di chiusura delle scuole e mentre loro magari devono continuare a lavorare, anche da remoto, il decreto Cura Italia ha previsto il bonus baby sitter. Sito Inps permettendo (ieri il sito è andato in tilt) è possibile presentare le domande per il bonus. Anche oggi si registrano rallentamenti per accedere al portale dell’Istituto.

La domanda può essere presentata attraverso tre canali:

  • Dal portale dell’Inps (inps.it);
  • Chiamando il call center al numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (da rete mobile);
  • Rivolgendosi ai patronati attraverso i servizi offerti gratuitamente.

Per poter presentare la richiesta attraverso il sito Inps è necessario munirsi del PIN.

Con la circolare n. 44 del 20 marzo 2020, l’Inps, ha fornito le modalità operative per richiedere il bonus baby sitter, previsto dal decreto Cura Italia.

È bene ricordare che le risorse stanziate sono limitate e per tale motivo l’accoglimento delle domande avverrà in ordine cronologico.

Il bonus potrà essere richiesto dai lavoratori del settore privato e di alcuni comparti della Pubblica amministrazione. Inoltre potranno farne richiesta anche i lavoratori autonomi non iscritti all’Inps (ad esempio i liberi professionisti iscritti alle casse professionali).

Il bonus per remunerare la baby sitter viene riconosciuto nel limite di 600 euro a prescindere dal numero di figli presenti in famiglia. Per i lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari, nonché al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, il bonus baby sitter viene riconosciuto, per un importo fino a 1.000 euro.

Possono inviare richiesta i genitori con figli di età inferiore a 12 anni (non applicato in presenza di handicap grave) alla data del 5 marzo 2020 e spetta anche in caso di adozione o affido preadottivo.

Prima di procedere alla presentazione della domanda del bonus baby sitter, l’utilizzatore del bonus (un genitore) deve registrarsi sulla piattaforma delle prestazioni occasionali dell’Inps e ottenere il Libretto Famiglia. Parimenti, devono registrarsi come prestatori sulla piattaforma dell’INPS dedicata alle Prestazioni occasionali i soggetti che prestano i servizi di baby-sitting.

Nel caso in cui la domanda venisse accolta, il bonus verrà accreditato sul Libretto Famiglia. Successivamente, entrando nella sezione del sito Inps – Libretto Famiglia, bisognerà denunciare il rapporto di lavoro indicando i dati della baby sitter.

Christiencarlo Mangione (Consulente del lavoro)

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