Home Ambiente Il Tasso (Meles meles) da sempre presente sulla nostra Murgia

Il Tasso (Meles meles) da sempre presente sulla nostra Murgia

0

Quando sentiamo parlare di “tasso” pensiamo subito al tasso di rendimento o a quello del nostro mutuo, se sia più conveniente un tasso fisso o variabile, oppure pensiamo anche al famoso scrittore e drammaturgo italiano Torquato Tasso ed alla sua opera più famosa la Gerusalemme Liberata.

Coloro invece che hanno conoscenze di botanica penseranno al Tasso comune (Taxus baccata) conosciuto anche come “albero della Morte” data la tossicità di rami foglie e semi di tale pianta.

Ma quanti di voi pensano al Tasso inteso come animale selvatico?

E soprattutto quanti sanno che il Tasso è da sempre presente nei nostri boschi e sulle nostre Murge?

Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza.

Il Tasso è un mammifero principalmente carnivoro della famiglia dei mustelidi, ossia la stessa famiglia della faina e della donnola, anch’esse presenti sulla Murgia.

Il suo nome in dialetto ruvese è “m’luogni”, molto probabilmente un latinismo, infatti il suo nome scientifico è Meles meles. Si tratta di una specie dalle abitudini prettamente notturne che purtroppo nei nostri boschi e sulle Murge risulta sempre più rara.

Il tasso è simile a un orso in miniatura e si caratterizza per il muso con la tipica mascherina bianca e nera, testa piccola ed allungata e corpo tozzo con zampe corte ed unghie possenti che gli consentono di scavare profonde tane.

Il tasso ha un fiuto eccezionale ma una vista poco sviluppata, in quanto passa la maggior parte della sua vita sottoterra a scavare profondi cunicoli.

In primavera è possibile vederlo, nelle prime ore del giorno o al tramonto, quando esce dalle tane per cercare cibo. Si tratta di un mammifero dall’indole pacifica che può raggiungere il metro di lunghezza e pesare fino a 15 kg.

Il suo pelo di colore grigio è folto e setoso, predilige le aree boschive caratterizzate da un ricco sottobosco, nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia è presente in tutta la fascia nord caratterizzata da boschi di roverella, ma lo si rinviene, anche se in minor misura, nelle pinete di pino d’Aleppo e cipresso presenti a sud del Parco.

La tana si presenta come una struttura estremamente complessa suddivisa in aree dalle funzioni ben precise che viene tramandata di generazione in generazione, questa può essere abitata da più famiglie di tassi che utilizzano, comunque, accessi, gallerie e stanze differenti.

Il tasso, a dispetto delle apparenze, è in grado di correre molto velocemente, si arrampica sugli alberi e può, anche, nuotare.

In genere, i tassi che vivono nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia non vanno in letargo in quanto riescono a sopportare piuttosto bene le temperature invernali.

Il tasso è un animale onnivoro, la sua dieta è composta da: lombrichi, chiocciole, lumache, coleotteri, piccoli mammiferi come topi e talpe, rettili come lucertole, e serpentelli, ma non disdegna le carogne di altri animali più grandi, mangia anche, ghiande, e frutta caduta dagli alberi.

Se non viene disturbato questo mammifero non è affatto pericoloso per l’uomo.  Un tempo il tasso era molto diffuso su tutto l’altopiano delle Murge, e veniva cacciato per la sua pelliccia.

Negli ultimi anni imbattersi nelle sue orme è risultato sempre più raro. Recentemente nel corso di una escursione in località Murgia di Povera vita nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia mi sono imbattuto in ben due carcasse di tasso poste a poche decine di metri l’una dall’altra, alcuni cani randagi si stavano cibando di una delle due carcasse e temo siano stati loro la causa della morte delle due povere bestie che probabilmente nottetempo girovagavano alla ricerca di cibo.

Articolo precedenteCandidati Sindaco a confronto: il tema sulla corruzione scalda gli animi
Articolo successivoDomenico De Palo (alias Dodò) è un orgoglio tutto made in sud

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.