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Piazza Grenoble – Teatro di un’animata discussione sedata dal direttore Michele Varesano e il consigliere Vito Bovino

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Un episodio che ieri sera verso le ore 19 ha visto coinvolti il nostro direttore Michele Varesano e il consigliere Vito Bovino che casualmente si trovavano in piazza Grenoble e si fermavano per scambiare opinioni sul momento politico che sta vivendo la nostra città.

A un certo punto venivano allertati da un’animata discussione che non li lasciava indifferenti e prontamente intervenivano per sedare quanto stesse accadendo.

Si trattava di una coppia, in via di separazione (tra l’altro, per pura e mera coincidenza, un caso già noto alla nostra redazione; la donna, non molto tempo fa aveva testimoniato la sua storia), che in preda ai loro dissapori si lasciavano andare a uno scontro piuttosto violento sul contendere dei loro quattro figli, lì presenti.

Il nostro direttore e il Bovino (quest’ultimo mettendo in atto le sue funzioni di pubblico ufficiale), in sinergia, intervenivano sulla coppia portandoli alla ragione, con non poche difficoltà almeno inizialmente, mentre il sig. Michele Lotito che accompagnava Bovino e la sig.ra Grazia Petta (segreteria di redazione della nostra testata anche lei presente sul luogo) trattenevano e distraevano i ragazzini che venivano ingiustamente sottoposti ad un orrendo spettacolo, per così dire.

Non entriamo nel merito delle dinamiche e dei particolari emersi dalle confidenze a cui la coppia si è lasciata andare poco dopo, tipica di un rapporto conflittuale che non trova convergenza e di cui, come spesso accade in questi casi, i figli ne pagano le conseguenze.

Ma è proprio da loro che è arrivata una lezione di vita per noi, e ci auspichiamo per gli stessi genitori; uno di loro poco più di dieci anni diceva – siamo stanchi di vederli litigare, noi non c’entriamo niente con i loro problemi, stiamo bene sia con mamma che con papà – ma quello che ci ha lasciato pieni di sgomento è stata la frase di un altro fratello, poco più grande, – noi valiamo solo soldi – (riferendosi alle discussioni sul mantenimento).

Abbiamo voluto raccontarvi quest’esperienza per soffermarci, noi adulti, a riflettere su quanto a volte presi dal nostro ego, dalla rabbia, dalle rivalse, dai ricatti, seppure inconsciamente, non ci curiamo di quelle anime pure che rendiamo vittime delle nostre incomprensioni.

Lasciamo fuori il ruolo dei genitori dal rapporto di coppia che, per varie e giuste ragioni, può anche interrompersi, magari non sarà facile, ma impegniamoci per i nostri figli.

Loro non hanno colpa.

Ma anche in questa vicenda non può mancare l’appello, mai come in questo momento storico, ai nostri politici.

Ieri sera i toni minacciosi che incalzavano durante la discussione dei coniugi, richiedeva necessariamente l’intervento delle forze dell’ordine, per volere soprattutto della donna, ma alla nostra chiamata non c’erano pattuglie disponibili anche se, per dovere di cronaca, avevano allertato una pattuglia di Trani che però, quando ci ha contattato per i riferimenti, ad emergenza ormai rientrata, non ce n’è più stata necessità.

A Corato le forze dell’ordine lavorano sotto organico e una città orfana di amministrazione, di certo non aiuta per eventuali rimedi.

Per voi politici una doppia riflessione.

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1 commento

  1. Bell’ articolo, discreto, ma efficace in merito al problema sociale descritto. Rimane ovviamente il dispiacere per la situazione conflittuale, molto spesso alimentata ed amplificata da agenti esterni alla coppia.

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