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Valorizzazione dei nostri prodotti tipici

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Questo è il motto con cui, nel maggio 2009, il giornale coratino Piazza Sedile, scendeva in campo per contribuire alla valorizzazione del comparto agro-alimentare, che rappresenta una delle punte di diamante della nostra cittadina. Dopo circa nove anni, il Quarto Potere, riprende l’argomento ponendo la sua attenzione sulla crisi economica che sta minando l’intera Europa, e non solo.                                                                              È necessario ripartire e lo facciamo  proprio contribuendo alla “messa in moto” di uno dei settori trainanti la nostra economia. I nostri prodotti, vanto di Corato, apprezzati in Italia e all’estero, non hanno bisogno di ridondanti presentazioni: a parlare di loro sono il sapore e i profumi che emanano, frutto dell’amore e della diligenza dei produttori coratini. L’elevata qualità è il risultato della perfetta sintesi fra passato e presente, fra recupero delle nostre tradizioni culturali e l’utilizzo delle moderne tecniche produttive, nel rispetto non solo della genuinità ma anche dell’ambiente. Il Quarto Potere, pertanto, intende farsi portavoce delle problematiche che rappresentano delle vere e proprie minacce per il suddetto comparto produttivo, proponendosi, nel suo iter, di denunciare non solo le eventuali carenze di sistema ma anche di obsoleti procedimenti burocratici, che ostacolino il decollo economico. Tale iniziativa sarà accompagnata dalla preziosa e imprescindibile collaborazione di Associazioni da tempo impegnate nella promozione e valorizzazione del settore “food”, e di Enti specializzati in attività di comarketing e sviluppo aziendale. In questo itinerario lungo, faticoso e al tempo stesso funzionale alla conversione delle sorti del nostro territorio, la redazione de il Quarto Potere conta, ovviamente, sull’aiuto di tutta la cittadinanza: cari coratini come mai ora siete chiamati ed essere parte attiva, ad esprimere le vostre opinioni divenendo artefici della vostra “ri-nascita”. Camminiamo insieme per un futuro migliore. Ricco e variegato si presenta il paniere dei prodotti coratini: dai vini all’olio extravergine, dai prodotti lattiero-casearii agli ortaggi e alla frutta dei nostri campi, senza trascurare il grano, da cui ricaviamo pane e pasta di elevata qualità, ce n’è per tutti i gusti.

Vino. Decantato mirabilmente da scrittori come Plinio il Vecchio e Orazio per il profumo, il sapore e il colore, bevanda imprescindibile per le tavole imbandite dell’antica Roma, il vino risulta , in verità, conosciuto già ai tempi dei Fenici ( ca. 2000 a.C. ). All’epoca la viticoltura era praticata in tutto il bacino del Mediterraneo ma nell’Italia Meridionale, ed in particolare in Puglia, fu conosciuta grazie agli Egiziani. Fu però l’eclettico Federico II di Svevia a rendere il nostro territorio votato alla produzione del vino, tant’è che, ancora oggi, la Puglia detiene il primato per la più alta produzione vitivinicola. Ma fra le tante cittadine, sicuramente Corato occupa un posto rilevante perché, da parecchi anni, alcuni bravi e coraggiosi produttori hanno cominciato una straordinaria opera di valorizzazione della viticoltura territoriale: grandi investimenti, infatti, sono stati fatti per ammodernare le tecnologie di cantine e i reperti di imbottigliamento. Contestualmente si è puntato sulla valorizzazione dei vitigni autoctoni (bombino bianco e nero, primitivo, uva di Troia, malvasia nera), contribuendo all’aumento della qualità generale dei vini, pur mantenendo un ottimo rapporto qualità – prezzo e, di pari passo, sono arrivati i riconoscimenti, sia a livello nazionale che internazionale, che hanno fatto conoscere il nostro paese in tutto il mondo.

Olio. Con oltre 50 milioni di alberi di ulivo, la Puglia è al primo posto per quanto riguarda la produzione di olive e olio extravergine, detenendo il primato produttivo italiano. Anche nell’ambito olivicolo, Corato detiene un posto di eccellenza per la produzione del suo “oro verde”, estratto dalla cultivar coratina. Ammodernamenti significativi, hanno interessato tutte le fasi, dalla raccolta in campo, alle tecniche estrattive in frantoio, volti alla conservazione ottimale delle caratteristiche organolettiche. La tutela del prodotto è stata garantita territoriali ormai apprezzate in tutto il mondo, basate su protocolli rigorosi che consentono di salvaguardarne la genuinità nonché la tipicità. Di contro ad una salubrità certificata, risultano ancora carenti le attività di marketing, volte alla valorizzazione del prodotto: aspetto di non poca importanza visto che i nostri produttori da un po’ di anni a questa parte non riescono ad ottenere il giusto compenso e a far fronte a nuove annate produttive. Il Quarto Potere cercherà di entrare in merito di questa problematica.

Pasta. La “Regina della dieta Mediterranea”, questa è per noi la pasta. A Corato, sono disponibili ancora tutte le modalità di produzione: da quella più antica “fatto’tuocche” che molte nonnine praticano ancora con passione stendendo l’impasto sulla madia, a quelle più avanzate come per esempio, l’attività artigianale dei nostri pastifici e quella industriale dei nostri mulini. Le grandi quantità di ottimo grano duro che le nostre terre offrono, hanno permesso di far crescere a livello economico il nostro paese e di fare della pasta il cardine principale della nostra alimentazione. “Strascenate” (orecchiette), “cavatiedde” (cavatelli), capunti, lasagne, sono solo alcune delle trafile più caratteristiche e antiche. Naturalmente, la nostra tradizione conserva tantissime ricette (per esempio orecchiette e rape) che, oltre alla pasta, vedono la presenza di altri componenti fondamentali della cucina coratina: olio extravergine, verdura, legumi, cipolla, aglio e basilico.

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