Home Politica Assunzioni comunali, Direzione Corato: “Eredità delle politiche economiche del centrodestra”

Assunzioni comunali, Direzione Corato: “Eredità delle politiche economiche del centrodestra”

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È arrivato il momento di fare chiarezza e di evidenziare le ragioni effettive della contrazione dell’organico comunale – scrive in una nota stampa Direzione Corato.

L’amministrazione in carica non perde occasione per attribuire alle precedenti amministrazioni la responsabilità del mancato ampliamento del personale comunale, ma, negli anni passati – sottolinea – la normativa vigente imponeva un margine molto stretto nella gestione del personale per dotare i vari settori comunali delle necessarie professionalità. Il passato non è certo da condannare – come invece sembra emergere dalla propaganda dell’attuale amministrazione e dei suoi seguaci – e le responsabilità non possono essere attribuite ai precedenti amministratori e neanche alla gestione del Commissario prefettizio.

Vogliamo marcatamente sottolineare che se l’attuale Giunta si trova ad ereditare floride risorse finanziarie per riavviare i procedimenti assunzionali, questo è merito delle politiche economiche e di bilancio condotte dalle precedenti amministrazioni comunali di centrodestra.

Pur essendo disponibili ad un costruttivo confronto dialettico su questo tema con l’attuale maggioranza, appare doveroso compiere un atto di verità per “dare a Cesare quel che è di Cesare!”.

Basterà ripercorrere l’excursus normativo degli ultimi anni per leggere realisticamente il percorso seguito nella politica del personale comunale.

La legge 296/2006 imponeva annualmente agli enti locali di ridurre la spesa del personale rispetto a quella sostenuta nel precedente anno. La legge 133/2008 stabilì che “i Comuni, possono procedere ad assunzioni di personale nel limite del 20% della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente”. Quindi, ogni dieci unità cessate dal servizio, era possibile assumerne due. La successiva legge 114/2014 indicò come criterio assunzionale, invece, la media del triennio precedente. La medesima legge consentiva anche, per gli anni 2014 e 2015, un turn over nei limiti del 60% della spesa del personale cessato nell’anno precedente. La legge 208/2015 ha ulteriormente ridotto i margini, consentendo per gli anni 2016, 2017 e 2018 assunzioni di personale a tempo indeterminato solo nel limite del 25% della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente. La situazione è, invece, migliorata notevolmente a partire dal 2019 quando è stato possibile assumere personale nei limiti di una spesa pari a quella del personale cessato (si è passati quindi dal 25% al 100%).

Fino al 2020, quindi, la programmazione assunzionale è risultata fortemente condizionata da questi vincoli. Successivamente, invece, è stata lasciata ampia autonomia. Ecco perché non ha proprio senso screditare le precedenti amministrazioni in ordine alle attuali carenze di organico. Nonostante le su citate leggi abbiano imposto vincoli restrittivi, la gestione amministrativa del centro destra ha adempiuto alle prescrizioni normative assumendo, fra concorsi e mobilità, circa 50 unità di personale.

La nuova Giunta ha ora la possibilità di effettuare un cospicuo numero di assunzioni solo perché sono venuti meno gran parte dei vincoli precedenti. La programmazione operata dalla nuova Giunta, peraltro, non fa che riprendere quella già adottata dalla Commissaria prefettizia con delibera n. 43 del 26 marzo 2019, aggiungendo le sole unità corrispondenti agli ulteriori posti che nel frattempo si sono liberati.

Le poche scelte effettivamente attribuibili alla nuova amministrazione suscitano peraltro nette perplessità. Perché incrementare le categorie C e non puntare invece a ricoprire quante più posizioni con unità di categoria D? I comuni oggi hanno bisogno di professionalità qualificate per affrontare le problematiche sempre più complesse che emergono nell’azione amministrativa. Quali obiettivi sta perseguendo la giunta? Soddisfare le effettive esigenze dell’ente o assumere personale identificato da “sistemare”?

La nuova Giunta farebbe bene, quindi, – conclude Direzione Corato – a calibrare meglio le proprie scelte invece di lanciare accuse infondate alle precedenti amministrazioni. Invitiamo pertanto l’attuale amministrazione a bandire i concorsi e ad esperire quanto prima le procedure concorsuali.

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