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Carcere di Trani, primo incarico per la ristrutturazione ex sezione blu. Senatrice Piarulli: “Ora si proceda con i lavori”

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«Prendiamo atto con soddisfazione della nuova progettualità riguardante la ex sezione blu del carcere di Trani, da me ripetutamente sollecitata». Così la senatrice Angela Anna Bruna Piarulli, del Movimento cinque stelle, commentando la notizia dell’affidamento dell’incarico professionale propedeutico all’inizio dei lavori di ristrutturazione di quell’ala della casa di reclusione di via Andria.

La sezione blu come è noto, fu il settore di massima sicurezza del carcere costruito all’inizio degli anni ’70 e che entrò in esercizio nel 1974. Ospitava i più pericolosi brigatisti e terroristi degli anni di piombo e poi ha continuato fino a qualche settimana fa ad ospitare detenuti in ambienti diventati però, nel frattempo, sempre più fatiscenti e obsoleti, soprattutto a causa dei bagni a vista e di tante situazioni di promiscuità in netto contrasto con i diritti universalmente riconosciuti in favore delle persone private della libertà.

Dopo tante sollecitazioni parlamentari da parte della senatrice Piarulli, che del carcere di Trani è direttore in aspettativa, i detenuti della ex sezione blu sono stati trasferiti al nuovo padiglione, denominato «Europa», che può ospitare fino a 200 reclusi. La ex sezione blu, nel frattempo, è stata chiusa ed è in attesa di ristrutturazione, previa relazione da parte del professionista incaricato con riferimento alla valutazione della vulnerabilità sismica.

La rifunzionalizzazione della ex sezione blu porterebbe il carcere di Trani ad avere almeno 200 posti letto in più rispetto ai 320 circa attuali, e soprattutto porrebbe la struttura nella condizione di diventare anche sede della casa di reclusione femminile, tuttora ospitata l’ex convento domenicano di piazza Plebiscito, anch’esso obsoleto e fatiscente.

«Adesso auspichiamo di assistere nel più breve tempo possibile ai previsti lavori – dichiara ancora la senatrice Piarulli – e, ancora prima, alla conclusione di quelli del nuovo plesso, non ancora del tutto terminati. In ogni caso, questa è la dimostrazione tangibile della mia vicinanza ai problemi dei detenuti e del personale della Polizia penitenziaria. La chiusura della ex sezione blu era stato il segnale di un nuovo inizio ed aveva rappresentato una mia prima vittoria, essendomi occupata di questa questione non solo da direttore degli istituti penali di Trani, ma anche come senatrice, partendo dal presupposto che la pena debba essere dignitosa per i detenuti, ma anche per i lavoratori. Adesso dobbiamo, necessariamente, passare alla seconda fase per ottimizzare spazi e risorse, nel supremo interesse della collettività».

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