Home Politica Festa di San Cataldo, le minoranze: “Oggi come allora ignorate. Perché?”

Festa di San Cataldo, le minoranze: “Oggi come allora ignorate. Perché?”

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Alla vigilia della festa di San Cataldo le minoranze ancora si chiedono e chiedono il perché del mancato coinvolgimento nella discussione sulle scelte e modalità del  festeggiamento del Santo Patrono. Questa volta sono  A.P.E. (Associazione Progresso Etico) Indipendenza Civica e Nuova Umanità che con una nota congiunta si rivolgono all’Amministrazione perché: “Cambia l’orchestra ma la musica è la stessa…” e aggiungono:

“Nel 2014, con la giunta guidata dal Sindaco Mazzilli, furono eletti consiglieri comunali di minoranza eletti nelle liste del PD, APE (Associazione Progresso Etico), Italia in Comune (che fu il Cantiere in Comune).
I consiglieri di minoranza spesso si trovavano in Consiglio a dibattere sulle modalità con cui venivano fatte le scelte musicali relativa alla Festa di San Cataldo e la notte di Capodanno. Tutti insieme concordavano nel chiedere all’allora Sindaco ed ai partiti di maggioranza che ruolo avessero le commissioni e perché le scelte non venissero proposte e discusse nella specifica commissione.
Tutti, allora in minoranza, taluni oggi in maggioranza, ponevano con forza osservazioni circa l’opportunità di spendere così tanti soldi pubblici, pur considerando le eventuali sponsorizzazioni, che anche allora c’erano, per un solo evento musicale. Vero Partito Democratico? Vero Cantiere in Comune?
Ora soprattutto a voi chiediamo perché? Perché lo stesso metodo? Perché ignorare le minoranze? Non sognavamo insieme un cambiamento? Non sarebbe stato meglio discutere insieme sull’opportunità e le modalità, considerando anche l’emergenza sanitaria, di festeggiare il nostro Santo Patrono?
Vogliamo discutere sulle modalità tutte nuove per la prenotazione dei posti per il concerto? Come si garantiscono la trasparenza e correttezza delle procedure per la prenotazione? Chi gestisce questa utenza telefonica? Vogliamo parlare dell’opportunità del Luna Park? Perché, dunque, perché?”

 

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