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Il Paese dei balocchi

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Finalmente il carro arrivò e arrivò senza fare il più piccolo rumore…..

E il conduttore del carro?…

Figuratevi un omino più largo che lungo, con un visino di melarosa, una bocchina che rideva sempre e una voce sottile e carezzevole.

Tutti i ragazzi, appena lo vedevano, ne restavano innamorati e facevano a gara nel montare sul suo carro, per essere condotti da lui in quella vera cuccagna, conosciuta nella carta geografica col seducente nome di «Paese de’ balocchi.»

Appena che il carro si fu fermato, l’omino si volse a Lucignolo, e con mille smorfie e mille manierine, gli domandò sorridendo:

Dimmi, mio bel ragazzo, vuoi venire anche tu, in quel fortunato paese?

Sicuro, che ci voglio venire!

Pensa che andiamo in un paese dove saremo padroni di fare il chiasso dalla mattina alla sera! 

Questo paese non somiglia a nessun altro paese del mondo!

Lucignolo e tutti gli altri ragazzi, che avevano fatto il viaggio coll’omino, appena ebbero messo il piede dentro la città, si ficcarono subito in mezzo alla gran baraonda, e com’è facile immaginarselo, diventarono gli amici di tutti. Chi più felice, chi più contento di loro?

(tratto dal capitolo XXXI Le avventure di Pinocchio)

Collodi, quando scrisse Le avventure di Pinocchio mai avrebbe pensato che, un giorno,  il suo fantastico Paese dei balocchi si sarebbe materializzato nella nostra Corato.

Si parla tanto di cambiamento e di volti nuovi che si affacciano alla politica locale ma, gira e rigira, sono sempre gli stessi; c’è addirittura qualcuno che seppur giovane anagraficamente in realtà è già vecchio prima di nascere.

Sarà sicuramente bravo ad incantare chi del suo percorso politico nulla sa ma, per i più attenti osservatori della vita pubblica, rappresenta il vecchio sistema “trainato” da chi da anni gestisce le sorti del paese. 

Sentire parlare di buon senso da chi, in passato, ha fatto parte delle vecchie logiche di partito fatte di figli e figliastri e che, soprattutto, dopo aver fatto parte dell’ultima amministrazione, costretta a dimettersi per motivi ormai noti a tutti, ha rinnegato  tutto ciò che esso stesso ha rappresentato, fa veramente sorridere per non dire altro. Dov’è la coerenza? O meglio, dov’è la coscienza?  Qui ciò che prevale è l’astuzia! Non si può sempre salire sul carro dei vincenti facendo propri i valori di un partito che, oggi,  risulta essere primo nei consensi,  secondo i sondaggi nazionali.  La città ha bisogno di  cambiamento, quello vero! Possibile che non ci siano nuove risorse, capaci,  che possano dare una svolta alla vita politica della nostra Corato? 

Coratini auguriamoci che dopo,  la cuccagna nel paese de’ balocchi, non ci ritroviamo con tanti ciuchini perché, se così fosse, questo paese rischierebbe la deriva.

Fata Turchina, Grillo Parlante: “aiutateci voi”!

 

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