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La candidata Angela Quinto si ritira e cede il passo a Gino Perrone

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Non è stata una gran sorpresa apprendere la notizia del ritiro della candidatura di Angela Quinto dalla corsa a sindaco della città, annunciata dalla stessa attraverso una conferenza stampa tenutasi ieri nella sede del suo movimento politico Città in Fiore, ad introdurre l’intervento dell’ormai ex candidato sindaco è stato il conduttore televisivo Carlo Sacco presente nel direttivo del movimento, lo stesso che l’anno scorso si proponeva con una sua lista civica denominata Forza4  ma che, dopo una serie di consultazioni con alcuni altri candidati, decise di ritirare.

Non mi sono mai imposta, non ho mai imposto il mio io, io non sono quel PUNTO, io sono due punti, tre punti…, 44 punti come la ferula stilizzata nel simbolo del mio movimento che rappresenta l’emblema della totale apertura quindi quando il cdx ha trovato convergenza sull’esperienza di Gino Perrone, e il Polo di Centro (inizialmente sosteneva la sua candidatura) ha deciso di confluire sullo stesso, ho sentito  di togliere dall’imbarazzo non solo il Polo di Centro, in particolar modo l’UDC che mi ha sostenuto fino alla fine, ma tutto il cdx, il mio intento non era frazionare ma unire, c’è già troppa litigiosità, e non volevo mettere queste forze politiche davanti a una scelta. La mia mission in un certo senso è stata realizzata perché intanto se il cdx si è unito, prima al suo interno, e poi con il Polo di Centro lo deve ad Angela Quinto e alla Città in Fiore, ho riconosciuto in Perrone una persona autorevole capace di guidare una coalizione di quelle dimensioni ed io, con senso di responsabilità e con tanta serenità, ritiro la mia candidatura, ne sono felicissima perché grazie a me Corato si presenta con solo quattro candidati a differenza dei nove delle scorse amministrative. Io e il mio movimento rimarremo in panchina per questa campagna elettorale, non mi candido neanche a consigliere pur rimanendo a disposizione e al fianco dei coratini per contribuire al bene della città”.

Un Angela Quinto soddisfatta, fino a un certo punto della serata, quella di ieri in conferenza che ha ceduto anche a un momento emozione perché “dietro di me-ribadisce-non ho avuto nessuno se non mio marito e la mia famiglia che ringrazio” ma quando arrivano le domande da parte degli organi di stampa tira fuori un po’ le grinfie e si lascia andare alle sue considerazioni.

Intanto parla di un mancato riconoscimento da parte del cdx, “la Città in Fiore e il Polo che mi sosteneva- dice– rivendicavano una dignità politica, un riconoscimento per il passo indietro ossia la carica di vicesindaco, cosa che non ha trovato riscontro al tavolo delle trattative- non siamo al mercato- mi è stato detto ed io, invece, che sono abituata al dialogo e a non imperare, quando il polo ha deciso di appoggiare Perrone, con la Città in Fiore autonomamente mi sono ritirata, non c’erano più quel mordente e quella passione che animavano il nostro progetto per partecipare in una compagine che non ha colto lo spirito che accompagnava il nostro processo politico”.

Parla di politica coratina stantia, di una politica chiusa che va avanti con degli schemi precostituiti rimasta indietro di 50 anni, “è mancata l’intelligenza di cogliere una visione innovativa della politica, mettendo accanto a un uomo di esperienza il valore aggiunto dell’unica figura femminile scesa in campo, non in quanto donna ma come persona, nuova ma non inesperta, sottomettendo la logica partitica tradizionale. Riconosco l’esperienza di Perrone e la capacità politica che sta da quella parte però l‘esperienza non è congelamento ma rigenerazione, la democrazia è confronto, scambio e fusione di idee per aprire gli occhi al mondo circostante! – ribadisce Angela Quinto.

“La nostra non era strategia politica” – rimarca La Città in Fiore rivolgendosi alla nostra testata che a gennaio in un articolo poneva il quesito se Angela Quinto fosse una vera candidatura o strategia politica; è palese che qualcosa non abbia funzionato, ma la vera sorpresa è stata la decisione di rinunciare in toto al progetto politico intrapreso inizialmente e “mettersi in panchina”, forse in attesa di un futuro più “roseo”, che ha fatto rivoltare buona parte del mondo femminile coratino perché Angela Quinto quando è scesa in campo ha fatto della sua figura nuova ma soprattutto del suo essere donna il suo punto di forza. Infatti esordiva così nella conferenza di presentazione della sua candidatura “La politica è donna in questo momento storico. La donna ha una determinazione e una forza al di sopra di tutti. È figlia, moglie e madre oltre ad essere donna in carriera e riesce a svolgere ogni funzione col sorriso. Non ho paura. La mia candidatura è una opportunità per la città, una occasione per rompere gli schemi, non rimarrò sola, il mio gruppo non rimarrà solo. Siamo una occasione per la politica e per i cittadini.”

Forse quella parte del mondo femminile avrebbe preferito vederla misurarsi sul campo.

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