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Rimettiamo in moto la città, dopo i fatti di cronaca chiede più sicurezza per Corato

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COMUNICATO STAMPA

 

 

A poco più di un mese dall’attentato intimidatorio ai danni di un Carabiniere, un nuovo episodio di criminalità ha rotto la calma notturna della città di Corato.

In primo luogo, esprimo a nome mio personale e del gruppo “Rimettiamo in moto la città” piena solidarietà all’IMEVI e al vigilantes che questa notte, in via Belvedere, ha dovuto affrontare lo scontro a fuoco con i malviventi, sorpresi a rapinare un bar tabaccheria.

Come già ribadito lo scorso 04 dicembre, è necessario rafforzare la sicurezza in città, sia attraverso un sempre più rigoroso coordinamento delle Forze dell’Ordine e degli Istituti privati di vigilanza, sul piano urbano e intercomunale, sia chiedendo a gran voce a prefettura e Ministero degli Interni un aumento dell’organico della Polizia e dei Carabinieri, quotidianamente impegnati, con grande dedizione, nell’attività di monitoraggio del territorio e tutela dell’ordine pubblico.

Discorso a parte merita la Polizia Municipale, la cui mole di lavoro è ormai divenuta insostenibile, per  la cronica carenza di organico. Si tratta di un problema che va affrontato con urgenza, determinando le condizioni per poter assumere nuove unità operative.

A fronte dell’attività di controllo e repressione, va incentivata, contestualmente, la cultura della sicurezza, attraverso la riqualificazione dei quartieri e la collaborazione della cittadinanza nel denunciare tutte le forme di illegalità che turbano la vita privata e pubblica.

Particolare attenzione, a tal proposito, va riservata alla tutela delle attività commerciali, agricole e imprenditoriali, spesso, vittime di attività criminali legate al furto, all’estorsione, al danneggiamento e all’usura.

Insieme costruiremo una “legalità del Noi” per rendere Corato più sicura e vivibile.

Corato, 30 gennaio 2019

Corrado De Benedittis

#RimettiamoInMotoLaCittà

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