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Scricciolo, Worry, Piazzetta, Pisello… ora è ancora libero come una nuvola nel cielo

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Era il 31 dicembre 2007, in piazza tutto era pronto per accogliere il nuovo anno quando tra la folla apparve lui, il cane diventato poi l’amico dei coratini.

Era impaurito dai botti e cercava protezione, qualcuno temeva la sua vicinanza ma lui non curante lasciò che lo accarezzassi e con quel gesto rassicurante si adagiò vicino a me e rimase lì fermo per tutta la serata.

C’era il concerto di Lucio Dalla quell’anno, oggi Scricciolo, Worry, Piazzetta, Pisello…è un nuvola nel cielo come Lucio che nella sua vita tanto si batteva contro l’abbandono dei cani.

“Un cane passa, piscia e ride e aspetta insieme a me

Il tram di mezzanotte

Che han cancellato o non c’è più.

Adesso chiedo al cane sì, al cane se,

Se mi porta lui da te” ( Malinconia D’ottobre L. D. )

Quel cane che Lucio invocava, chissà se l’ha portato da chi lui desiderava incontrare perché” dove la terra finisce lì comincia il cielo, si può volare oltre le nuvole, si può volare tra le stelle ma sempre in alto lo vedrai “( Il cielo L. D. ).

Ora il nostro amico che forse in quel concerto non era capitato per caso è in alto e quel cielo lo vedrà.

Noi della redazione che, a quel cane tanto amato ma a volte anche additato,  abbiamo dato voce vogliamo ricordarlo riproponendovi alcuni suoi articoli perché le anime belle, che siano umane o che siano animali, meritano attenzione.

Che vita da cani!

Gaetano Liantonio

settembre 2018

 

È da un po’ di tempo che ho incominciato ad attirare l’attenzione degli abitanti di Corato. Purtroppo questi sono inconvenienti in cui può incappare uno che fa il randagio come me.

Sarà perché ho una bella presenza, sarà perché ho un aspetto simpatico, oppure perché, nonostante il mio pelo beige, appaio relativamente pulito, frequentemente vengo avvicinato dagli abitanti di questa cittadina.

Oltre alle solite premure, come le carezze e il cibo, le persone che mi incontrano, hanno incominciato ad affibbiarmi dei nomi come ‘Bianchino’, ‘Nuvola’ o ‘Fiocco di Neve’ l’ ultimo che ho sentito ‘Pisello’.  Trovo questa cosa molto ridicola per un bastardo, randagio dalla nascita come me.

Il fatto che io sia un cane parlante non deve stupirvi, perché di fatto non parlo ma scrivo. In realtà scrivo molto raramente. Ho deciso di farlo perché ho il timore di essermi comportato in modo poco educato con delle brave persone che mi è capitato di incontrare.

L’episodio si è svolto qualche giorno fa in via Castel del Monte mentre mi riposavo al caldo sole di mezzogiorno sdraiato sull’asfalto dopo una faticosa mattinata in cerca di cibo.

Stavo sognando di correre in un prato fiorito con del prosciutto fra i denti quando, sono stato improvvisamente svegliato dalla presenza di tre ragazzi e un prosciutto: il prosciutto sfortunatamente non era più nella mia bocca ma fra le mani di uno dei ragazzi

Probabilmente, disteso come ero nell’afa estiva, dovevo sembragli affamato e sofferente dal momento che uno di loro, preso da un irrefrenabile attacco di generosità, ha incominciato a bombardarmi di fette di prosciutto sul muso.

Rimanendo indifferente alle loro attenzioni, mi ero illuso di essere riuscito ad allontanarli e di poter riprendere il mio tranquillo sonnellino, quando li ho rivisti rincorrere una pazza esaltata in camice bianco, uscita da un ambulatorio veterinario, che si dirigeva velocemente verso di me.

Ho così abbandonato il mio progetto di riprendere sonno ed è incominciata la tortura: un susseguirsi di sollevamento di orecchie, toccatine sull’addome, esame dei denti, e altre varie manipolazioni.

Dato che la pazza non accennava a sospendere il suo raptus esaminatorio, per la salute mentale di tutti, mi sono allontanato per cercare un posto più adatto al mio riposo pomeridiano.

Spero di non avere offeso le persone che con un così grande slancio altruistico hanno cercato di aiutarmi, ma purtroppo spesso tra voi e noi randagi sorgono strane incomprensioni.

Che male faccio!!!

di Grazia Petta

Novembre 2018

Cari lettori,

avrei  continuato a fare la mia semplice vita da cane randagio,  ma nell’ ultimo periodo sento che spesso vengo tirato in ballo nei vostri discorsi di esseri umani.

Addirittura sono diventato social!

È vero che ho già scritto per questa testata, ma sarebbe finita lì.

Voi coratini siete tremendi! Mettete il naso dappertutto e, detto da me che vivo di fiuto, ha il suo perché.

Ormai ho gli occhi addosso, non ho più privacy. Mi fotografate se mi faccio un bagno, mi fotografate se dormo, se mangio e Dio solo sa cos’altro fate a mia insaputa.

Un po’ di rispetto! Avrò anch’io il diritto di lavarmi, in fondo sono un cane e sottolineo randagio.

Io non godo di tutti quei privilegi che appartengono a voi umani e verrei volentieri nei vostri confortevoli bagni; che poi se non mi lavassi mi dareste dello sporcaccione.

Io, come tutti i miei simili ho un problema,  ho parecchi peli,  avrei anche pensato a una ceretta ma lascio a voi queste torture e nelle calde  giornate estive non avete idea del prurito che imperversa il mio corpo.

Quando sono davanti a quelle meravigliose fontane monumentali di paese con l’acqua corrente proprio non resisto, devo assolutamente tuffarmi e rinfrescarmi.

Che male faccio?!

Provate a stare tutto il giorno sotto il sole senza dimora. C’è chi mi accusa di imbrattare e deturpare le vasche, ma di cosa?

Addirittura di essere causa di infezioni,  neanche  fossi un untore. Certo mi rendo conto che qualche disagio lo creo e per questo chiedo scusa a nome di tutti i randagi se i bisogni, per esempio,  li faccio per strada, anche se un po’ mi apparto.

Colgo allora l’occasione per suggerire  a voi che dite  di essere proprietari di un cane, di usare il buon senso; raccogliete le cacche dei vostri cani evitando così di far passare noi animali per zozzoni.

Voi potete, in fondo se avete deciso di prendere un cane godendo di tutto l’amore che incondizionatamente sa donarvi, evitate di farci additare.

Eh sì!

Purtroppo il guaio è che noi spesso dipendiamo dall’azione dell’uomo e non crediate che sia sempre un privilegio.  C’è chi ci tiene chiusi al buio in un garage o fuori su un balcone,  chi ci lega ad una catena, chi ci lascia sotto il sole, chi ci dimentica in macchina sentendosi anche benefattori.

Io preferisco essere randagio, ma libero;  però vi comprendo  non voglio peccare di presunzione, ma sono giunto alla conclusione che è più facile che noi animali capiamo voi umani e non viceversa.

Io che sono sempre stato randagio vi osservo e credetemi ne vedo e ne sento proprio tante, che poi in realtà voi coratini non ce l’avete solo con gli animali; in fondo anche tra di voi non è che ve la passiate proprio bene.

È proprio nella vostra natura, in un modo o nell’altro dovete sempre parlare di chi è assente.

Dovreste imparare un po’ più da noi cani  che con le nostre difficoltà di sopravvivenza  se non altro ci rispettiamo.

Dai, ora non ve la prendete!

Non volevo rimproverarvi,  non ne avrei diritto anche perché per fortuna non siete tutti uguali.

Il mio intervento era solo per spiegarvi che questo pianeta chiamato Terra, appartiene a tutti, facciamo parte di quell’ecosistema in cui ognuno dovrebbe avere il suo spazio e il suo ruolo nell’ equilibrio più assoluto.

Adesso un’ultima cosa;  visto che sono un cittadino coratino a tutti gli effetti,  datemi un’identità.

Ogni volta che mi chiamate mi viene il mal di testa, è ora che decidiate il mio nome.

Ma per favore!!!

Dicembre 2018

di Grazia Petta

Cari lettori,

anche questo mese sono qui, vi avevo chiesto di darmi un nome ma, mettere d’accordo voi umani, è veramente impossibile e non avevo dubbi: Scricciolo, Filippo, Pisello, Warry…..mi gira ancora la testa! Ma non importa, chiamatemi pure come volete, noi cani randagi ci adattiamo a tutto.

E poi devo abituarmi al vostro mondo, sento spesso parlare tra di voi di questo povero cane che gira per la città anzi devo assolutamente ringraziarvi perché siete veramente in tanti ad occuparvi e a preoccuparvi per me.

Chi l’avrebbe mai detto!

Sappiate però che non ho grosse pretese, noi randagi ci accontentiamo veramente di poco e a volte voi umani esagerate un po’.

Ma vi pare che io mangi solo carne di qualità?! Ma per favore!!!

Io e i miei amici cani, in particolar modo noi che viviamo per strada, quando siamo affamati, anche nella spazzatura cerchiamo il cibo, gli avanzi ci stanno più che bene e se siamo fortunati mangiamo le crocchette che ci lasciate per strada voi benefattori.

È la solita storia di voi uomini che, con le vostre leggerezze, ci date in pasto a chi poi ci addita, in particolar modo se non siamo a loro graditi.

Provate ad immaginare cosa abbia provato chi, la carne di primo taglio può ammirarla solo nei banchi delle macellerie, o forse neanche la guarda, immaginando me davanti a una succulenta bistecca?  Non credo che abbia sprecato parole gentili.

E sapete cosa vi dico?

“ Come biasimarlo”!

Conoscete la regola delle 10 p?

“Prima pensa, poi parla, perché parole poco pensate portano pena”.

Bene, noi animali, che siamo la massima espressione dell’istinto, riusciamo a metterla in pratica molto di più. E allora non vi resta che imparare da noi.

Perdonatemi se mi permetto di darvi qualche suggerimento ma il mondo animale è molto più semplice di quello umano.

Ora, quello che sto per dirvi è veramente molto più importante di quello che vi ho raccontato finora; ci avviciniamo al Natale e, come si sa, i regali strabordano a destra e a manca e fin qui nulla da eccepire.

Regalatevi tutto quello che volete ma, se decidete di regalare un cucciolo o farvene regalare uno, pensateci bene non vorrei ritrovarmi dopo qualche mese in compagnia di nuovi randagi abbandonati.

Prendete un peluche, ce ne sono alcuni che sembrano cani veri ma che, in compenso, sono meno impegnativi di un essere vivente.

Vi prego abbiate rispetto di noi, siete voi a sceglierci.

Poi un’ ultima cosa e qui parlo a nome di tutto il mondo animale, evitate i botti in questo periodo specialmente a capodanno, voi non immaginate quanto male ci fate. Compratevi una buona bistecca di carne in più.

Auguro a tutti un sereno Natale.

 

 

 

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1 commento

  1. Ho letto…l articolo…gli scritti a lui dedicati da anime belle e gentili ed ho pianto. Mi mancherà la sua discreta compagnia,il suo affetto generoso che nulla chiedeva in cambio se non una carezza , uno sguardo. Ciao e buona vita…lassù

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