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“Brutta la prima” per la SIxT. Una riapertura tra disservizi e malcontento per i cittadini

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Non è partita nei migliori dei modi la SIxT nel giorno della riapertura, il 10 gennaio, dopo l’interruzione dal 3 al 7 gennaio.

Ricordiamo che a partire dal 1 gennaio 2022, è cambiato il socio privato del comune nella SixT, ma la società ha cominciato l’anno con una interruzione del servizio pubblico, “per esigenze tecnico organizzative“, non definite però, così come riportava il comunicato stampa che annunciava la firma del nuovo contratto per la concessione dei servizi di Riscossione tributi, tra Comune di Corato e SiXt, con ingresso del nuovo socio privato, aggiudicatario dell’appalto, la società Soget SPA, alla presenza del nuovo amministratore unico, Grazia Luciana Tarantini.
Sempre nello stesso comunicato il sindaco De Benedittis dichiarava: “Sono certo che si lavorerà per garantire un servizio ottimale alla cittadinanza nell’ottica dell’efficientamento delle prestazioni, della modernizzazione dei sistemi e della tutela dei diritti privati e collettivi.”

“Brutta la prima” è il caso dire, perché molte sono state le segnalazioni degli utenti che nella giornata di ieri recandosi in questi uffici si sono trovati a fare i conti con una serie di disservizi: dall’impossibilità di poter pagare in sede, come avveniva in precedenza, per l’acquisto dei buoni mensa, all’impossibilità di stampare i buoni con i nominativi dei beneficiari perché, da quanto appreso, pare mancassero le password d’accesso ai computer, all’impossibilità ancora di poter pagare le multe, fino al rilascio di ricevute scritte a mano per i pagamenti di alcuni servizi resi possibili.
Alla faccia insomma “dell’efficientamento delle prestazioni e della modernizzazione dei sistemi” che ieri ha fatto acqua da tutte le parti e non certo per la copiosa pioggia.

Eppure il cambiamento del socio privato era noto da parecchio tempo anche se le procedure per il passaggio di consegne sembrano essere avvenute con forte ritardo. Cosa non sta funzionando?
Forse nel tentativo di avviare il servizio, apprezzandone l’impegno, è mancata un’adeguata organizzazione del lavoro e dei sistemi: formazione del nuovo personale, adeguamento dei software, scarsa comunicazione… ?

Sta di fatto che sembra di essere difronte all’ennesimo procedimento gestito con approssimazione da parte di questa amministrazione per un servizio pubblico essenziale per la comunità su cui inevitabilmente si ripercuote nella confusione più totale, oltre all’interruzione negli scorsi giorni al limite dell’anormalità.

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