Home Sport (2^parte)Passato, presente, futuro dello stadio comunale.

(2^parte)Passato, presente, futuro dello stadio comunale.

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Parlano il Vice Sindaco e Assessore allo Sport Beniamino Marcone e l’Assessore ai LL.PP. Vincenzo Sinisi

Beniamino Marcone Vice Sindaco e Assessore allo Sport

L’appuntamento con il vice Sindaco e Assessore allo Sport Beniamino Marcone è fissato alle 18, nelle stanze del 1° piano del Comune.

Si presenta puntuale come un orologio svizzero, ma aspettiamo qualche minuto, prima di partire. Lui attende l’arrivo dell’Assessore al Lavori Pubblici, arch. Vincenzo Sinisi, già vice Sindaco di Andria, che giunge poco dopo.

Arch. Vincenzo Sinisi Assessore Lavori Pubblici

Entrambi ci tengono subito a precisare:
Non troverete mai, ad incontri o interviste, un singolo componente la Giunta, ma un unisono, una visione unica“, nel caso specifico Assessore allo Sport e LL.PP.
E pertanto, le risposte che esporremo, saranno al plurale, come fossero un’unica persona.

squadra Corato

Il tema è: “Passato, Presente, Futuro dello Stadio comunale” di cui è stata pubblicata già una 1^ parte. A loro toccano le ultime 2 fasi. Ed anche qui scatta la 2^ precisazione:
“Il presente per noi è transizione, ossia sviluppo di ciò che abbiamo ereditato, ma nell’immediatezza è mettere la squadra di calcio nelle condizioni di poter giocare. Questo è possibile, isolando 3 cantieri diversi, con la minima interferenza, ma senza pubblico, approfittando del Covid, che lo impedisce a prescindere.

campo alternativo oggi

Tecnicamente, i cantieri sono distinti e individuabili nelle loro distinzioni”.

Quale sarebbe la suddivisione?
Abbiamo una zona che convenzionalmente chiameremo ZONA A, che comprende campo principale e spogliatoi verso il Diamond; ZONA B, che riguarda il campo alternativo e gli spogliatoi in manutenzione, adiacenti alle tribune del campo principale; ZONA C, il restante.

serbatoi da rimuovere

Quindi, precisiamo subito, che il progetto avviato riguarda una sola zona. In cosa consiste?
Certo, una sola. Concerne il campo alternativo in sintetico, lo spogliatoio adiacente la zona tribune, la rimozione dei serbatoi, ormai incongrui, che saranno interrati e riqualificazione degli spazi adiacenti.

I tralicci, invece?
Quelli non sono di nostra competenza, ma della Terna.

 

 

 

lavori iniziati e sospesi spogliatoi campo alternativo

I lavori sono partiti e poi si sono fermati. Perché?
L’imprevisto Covid ha fermato il mondo e quindi anche i lavori dello stadio ed in più ha comportato la necessità di varianti per la rimodulazione degli spogliatoi, alle norme Covid. C’è stata anche la sorpresa di una tubazione della fogna, che sarà deviata. Ma la ripartenza è vicina.

 

Tribune causa di inagibilità

L’omologazione della struttura nel suo insieme, è però bloccata. Spieghiamo perché? 
La struttura per poter essere aperta al pubblico deve essere resa “agibile”, è quindi essenziale che ogni tassello sia al posto giusto e che ci sia ogni autorizzazione necessaria delle autorità che ne abbiano competenza.

 

Ci conferma quindi che per la zona che abbiamo chiamato B, siamo allo stato embrionale? Quali sono i lavori minimi e che tempi ci vorrebbero?
Sgombro ogni previsione per i tempi, che non possiamo prevedere. Per i lavori, sottolineo che è grande interesse dell’amministrazione, dare Dignità all’intera struttura, con interventi significativi, aggiungendo valore alla stessa, con un mix di opere per conservare testimonianza del vecchio e per le nuove necessità.
Abbiamo idee precise e concrete, dalla tribuna alle gradinate, e ai servizi accessori. Ma di ciò parleremo al momento opportuno.

Quindi a che punto siamo?
Siamo nella fase di approvazione della variante e dello sviluppo di un progetto preliminare con soldi già disponibili per la progettazione cui seguirà la fase di gara appalto della così detta Zona C. Nel frattempo diamo esecuzione dei progetti preesistenti che come detto, isolando i cantieri consentirebbero di giocare ugualmente senza pubblico.

Sogno

Ma quando siamo al termine della conversazione, un lampo di uno dei 2 assessori:
“Le offro una suggestione: noi vogliamo far sognare, cioè entrare nella visione del futuro, ossia implementare le strutture di Corato, che riteniamo matura al salto di qualità. E per questo faremo una ricognizione dell’impiantistica e tracceremo un programma delle prospettive, individuando le aree per altri impianti sportivi.

In conclusione…
Ribadiamo che sarà un lavoro con visione unica, in cui agiremo in modo onesto, per il raggiungimento del bene della collettività.

L’impressione è che si stia muovendo qualcosa, anche se purtroppo a comandare i tempi sembra siano Covid e burocrazia.
La pazienza è la virtù dei forti, quella che hanno ed avranno ancora per un po’ i tifosi neroverdi.

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