Home Calcio 11 (+9) leoni eroici, made Scaringella, alla conquista del Paradiso

11 (+9) leoni eroici, made Scaringella, alla conquista del Paradiso

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E quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare”.

Una regular season in cui il Corato di Scaringella è stato double-face.
Una prima fase in cui il tecnico andriese disponeva di un vero carroarmato, quantomeno al pari dell’altro targato Barletta.
10 punti in 4 gare (3 vittorie), tra cui nel difficile campo di Ostuni, con cui le avversarie avrebbero dovuto ancora giocare, poi ritiratasi e quindi annullando i 3 punti alla squadra neroverde.

Una seconda fase con un team ridisegnato senza molte stelle, come Pignataro, Agodirin, Vicedomini, Quarta, ma con gente motivata che aveva bisogno di togliersi qualche sassolino dalla scarpa, come Campanella che alla soglia delle 38 primavere è partito in punta di piedi affiancando lo zoccolo duro difensivo con Daiello e Addario e ritagliandosi un angolo molto importante se non determinante.
Un’equipe che nella 2^ parte, pur con qualche rimpianto offensivo, anche nella sconfitta di Manfredonia ha giocato alla pari con le antagoniste al titolo. Un crescendo di coefficiente di difficoltà di cui anzi ha beneficiato, cementando un gruppo con uno spirito battagliero sempre più coeso.

Il merito di questo ritrovato e rafforzato animo, è senz’altro di mister Giuseppe Scaringella. Il tecnico è senza dubbio l’artefice degli ultimi miracoli, perché è stato il primo a non aver mai smesso di crederci e avvalendosi del supporto dei calciatori più esperti, ha trasmesso la stessa voglia e fiducia di arrivare al risultato, aggiungendoci autostima, consapevolezza dei propri mezzi ed un po’ di sfrontatezza e di incoscienza.
Il traguardo non è stato ancora raggiunto, ma su questa scia nessun obiettivo è impossibile, ad iniziare da domenica a Trinitapoli quando i suoi uomini dovranno ottenere la vittoria nei 120 minuti contro un team partito in sordina e che con l’avvento di mr Cinque ha riequilibrato un assetto inizialmente complicato. Non c’è nulla da raccomandare a questi eroi, come hanno già dimostrato nelle ultime gare in termini di impegno ed attaccamento alla causa.
Oltre a contare su una super invalicabile barriera difensiva, il tecnico può affidarsi su un centrocampo di grandi lottatori, come Ngom, Dentamaro, in cui c’è un Caputo che dopo una fase preliminare in chiaroscuro, potrà volare sulle ali dell’entusiasmo essendo stato determinante a Barletta.
Può puntare anche sull’estro di due esterni come Petitti e Telesca che hanno dimostrato di far male a chiunque, accanto a Cotello, che sta ritrovando la condizione iniziale.
Si aspetta solo l’exploit di Annibal Montaldi, che per la legge dei grandi numeri, dovrebbe essere in programma, ritrovando solo il cinismo sottoporta.
Non ci sarà tanto fa fare tattiche e pretattiche, ma disporre di testa, gambe e soprattutto cuore.
C’è solo da essere fiduciosi in un’ultima grande impresa, che la società capeggiata dal Presidente Giuseppe Maldera, meriterebbe dopo 4 turbolenti anni.

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