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6 maggio 1984, ore 18,25: Il Corato Calcio dopo 32 anni è nuovamente in Serie D (Foto)

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Alle 14,30 mi squilla il cellulare: è il vecchio Segreterio Dino Squeo. Intuisco qual sia il motivo della sua chiamata. Io ci sto già lavorando su.

Riguarda un vecchio ricordo per tanti tifosi, che erano il 6 maggio di 37 anni fa a Triggiano, poco meno di un anno dopo dall’inizio di tante beffe subite dal Corato, un po’ come quest’ultima estate.
Di fatto l’annata trionfale inizia male, con un brutto episodio in Coppa a Ruvo contro il Molfetta, in cui è squalificato per 5 anni il bronzo di Riace, Cosimo Giardino e l’esonero del mister andriese Di Bari, prima di inizio campionato, sostituito da Nicola Taiano.
Le partite che contano invece, col senno di poi, sono riservate nelle prime 3 gare, già una svolta.
Ad Altamura, nella 1^ giornata, in casa di una delle pretendenti, succede di tutto: nel riscaldamento calciatori del Corato sono sfiorati da un tufo e ci sono pesanti incidenti tra le fazioni opposte.
Ma soprattutto è sempre il Segretario Squeo, protagonista, o meglio il harakiri del Segretario altamurano. È in effetti entrata da poco in vigore la regola che impone l’inserimento preventivo in lista di tutti i calciatori, che i murgiani non rispettano.
0-2 a tavolino.
Ancora più pesante è il ribaltone ad Andria, alla 3^ giornata vs il Bitonto.
Degli altri neroverdi, si sa che trattasi di bella squadra, ma non che sarà la vera antagonista del Corato.
Il Bitonto 2 volte in vantaggio è rimontato dal bitontino Vitale. Provvederà un eurogol del terzino di Margherita De Rosa, a regolare i conti.
Il testa a testa dura per tutto il campionato con un allungo a +4 prima del ritorno a Bitonto. E finalmente si arriva al tanto desiderato momento del 6 maggio. Il Corato è a + 1 sui rivali.
Il piccolo campo del Presidente Bellomo, famoso poi a “Mai dire Gol” con il Monopoli, è assiepato in ogni ordine di posto.
Si contano circa 2.500 tifisi, anche sui muretti, in un pomeriggio afoso ed in un campo, come di norma polveroso.
È una gara tesa per la posta in palio, tecnicamente non eccelsa, nel 1° tempo. Ma il Corato ha la birra e la rabbia in corpo per tagliare il traguardo.
E nel 2° tempo è un’altra musica.
Il Bitonto è già in vantaggio, con Marrano, che verrà a Corato 2 anni dopo.
Ma al 9° Lamacchia è atterrato in area e per il sig. Del Vecchio di Rimini è rigore, che il barlettano Savino d’Ascoli sigla con freddezza.
Il Corato può raddoppiare, ma c’è anche un brivido con Colasuonno che scheggia la traversa.
Ma la festa è qui, a Triggiano.
Il Corato dopo 32 anni è nuovamente in Serie D.
Che i caroselli possano iniziare!

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