Home Calcio Corato – A.Trinitapoli: 1-1 I neroverdi seducono l’Audace ma non la sfiniscono

Corato – A.Trinitapoli: 1-1 I neroverdi seducono l’Audace ma non la sfiniscono

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Ph di Sergio Porcelli

Il Grillo parlante

Come fidanzati che rivedono i propri morosi ed hanno tanta voglia di spogliarsi e fare l’amore.
Cosi i calciatori in campo, con un approccio diverso tra i 2 contendenti.
Un Corato ridimensionato ed anche in ulteriore emergenza per le defezioni in settimana causa infortuni di Camasta e Grieco oltre a Daiello e Caruso fermati dal giudice sportivo.

Ph di Sergio Porcelli

 

Un Audace, all’esordio con la storia della Eccellenza di un Trinitapoli del Guru Orfeo, ora in mano all’imprenditore Di Benedetto.
Nessuno, prima di un incontro galante firmerebbe per un nulla di fatto, ma forse questa volta da parte neroverde, qualcuno lo avrebbe fatto. Anche perché non dimentichiamo che in virtù di una buona prima fase, gli uomini di Scaringella partono da +3. L’atteggiamento ospite è della bella donna, che si guarda allo specchio, che bada all’estetica elaborata, con un buon palleggio, ma poco concreto. Ne approfitta di questo il Corato, che sorprende gli ospiti aristocraticizzati con verticalizzazioni veloci, anche per un atteggiamento tattico che lo concede, scoperto e sfrontato, ma evanescente.

Ne esce fuori un appuntamento divertente, degno di un buon Kamasutra del calcio in cui i ritmi che salgono, mettono in difficoltà gli uomini di Agnelli, esperti si, ma compassati e da amalgamarsi in tempi brevi, che subiscono la goduria di Petitti, anzi gol.

Servirebbe un po’ di consapevolezza in più nei propri mezzi alla bellezza neroverde diventata ora sbarazzina, acqua e sapone si, ma sempre carina.
Il Corato la sua fidanzata la fa sudare, ha la possibilità di arrivare ….. la 2^, 3^ volta all’orgasmo del gol (maliziosi, cosa vi aspettavate). Ma non la sfinisce. Ed a quel punto tira su la cresta, quella di Agnelli.
A metà ripresa arriva la sua soddisfazione e nel finire, tra capovolgimenti di fronte, l’uno può superare l’altra.
Finiscono pari, ma non paghi.

Gli ospiti, con grandi aspettative non possono essere contenti di non aver fatto alcun passo avanti, amiche per dei corteggiamenti dispendiosi.
I ragazzi di Maldera, possono godere, di poter mantenere inalterate le distanze, con l’amaro in bocca di non aver avuto quell’autostima che avrebbe consentito loro di chiudere i conti, quando l’altra era stesa al tappeto, anzi al ….. materasso!
Comunque sia, ad inseguire per i 4 posti utili, sono sempre gli altri.

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