Home Calcio Il Corato mette le mani sul bottino playoff, T.Orta Nova-Corato: 0-1

Il Corato mette le mani sul bottino playoff, T.Orta Nova-Corato: 0-1

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La banda di Mr. Scaringella mette le mani sul bottino playoff e prova a scappare e metterlo in sicurezza.

A Foggia (bello il vecchio/nuovo impianto FIGC ristrutturato, basta poco), i neroverdi concedono una prova tecnicamente non continua, ma per mezz’ora di discreto livello, concentrati, tosti, con la voglia di correre con il malloppo.
Verticalizzazioni che partono dalle retrovie, con Caruso che si vede come una lanterna ad intermittenza, ma che da sponda serve la rapidità di Palmisano, delle schizzate che lo portano a tu x tu, con quel Capossele, che l’anno scorso col Barletta negò il gol su penalty di Falconieri. A proposito di rigori, come fu l’anno scorso a sbloccare il risultato, anche questa volta è la punizione più severa. L’artefice principale è uno scatenato Petitti, che sta studiando per la laurea da leader della categoria, a tratti incontenibile.
Non è un maratoneta, ma la rivelazione di questi 180′ alla veneranda età di 33 anni, si chiama Vito Dentamaro. Non sono una notizia le sue qualità, ma gioca da operaio al servizio della squadra e soprattutto offre di prima, almeno 2/3 palle del miglior Totti, facendo dimenticare un suo predecessore.
Cambiato il risultato, la gara è spezzettata da falli veniali, ne subisce le conseguenze Addario in uno scontro di gioco.
C’è il ritorno dei foggiani, con ardore agonistico, più col cuore che con grandi idee.
I ragazzi di Maldera soffrono un tantino ad inizio ripresa, ma sale in cattedra una super difesa, rocciosa, esperta e concreta, che non fa rischiare nulla, chiudendo i cancelli del fortino e respingendo ogni assalto per strappare il gruzzoletto che portano a casa.
Quella che doveva essere una passeggiata per timbrare il cartellino, si sta trasformando in una storia a tinte rosa, anche grazie al fatto che le guardie che dovevano inseguire la banda, non corrono più di tanto.
Per ora il bottino da 3 punti è in salvo e con un altro piccolo sforzo potrà essere tale da potersi permettere di sedersi alla tavola degli aristocratici di questo campionato, a base di ostriche e caviale.
L’appetito vien mangiando mangiando…
E che ci sia anche posto per una scarpetta da leccarsi i baffi?!

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