Home Calcio Manfredonia-Corato: 2-0 Non si vince di fioretto, ma di spada!

Manfredonia-Corato: 2-0 Non si vince di fioretto, ma di spada!

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A tutto c’è un perché!

Se dopo solo 8 giornate giocate, il distacco dal Manfredonia (una gara in più) è già di 8 punti, ci sarà un perché. Se pure perdi una partita con un risultato secco di 2-0, che ai punti avresti meritato di pareggiare, anche qui il motivo c’è. Nel calcio per vincere sia la singola tappa che l’intero giro, non basta adoperare solo il fioretto, ma anche la spada.

È tutta qui la differenza tra Manfredonia e Corato. Già dal riscaldamento, mentre negli occhi dei calciatori foggiani, specie degli ex, si legge la voglia di vincere probabilmente insita nel dna dei calciatori, gli uomini neroverdi danno un’idea di svagatezza.
Eppure la gara non parte male tecnicamente, con il pallino nelle mani coratine, con l’esordio di Montaldi dal 1° minuto, che pur statico è abbastanza volitivo.
Nella fascia centrale del primo tempo il Corato va in difficoltà sulle accelerazioni di Cicerelli, Morra e Trotta, che fa soffrire Lezzi, che si rifarà in fase offensiva. Ma la rete giunge su uno dei soliti colpi di genio di quest’ultimo, nulla da fare per Addario.
Qualche minuto per riordinare le idee, che il controllo della gara torna nelle mani del Corato, specie dopo il doppio giallo di Cicerelli che paradossalmente rafforza la coesione e la carica dei sipontini, che nella seconda frazione rafforzano la diga davanti a Sarri, che nel frattempo ha sostituito l’infortunato Leuci.
Nella 2^ parte di fatto si gioca tutto nella metà campo biancazzurra.
Ma non c’è mai un vero cambio di passo, con limiti caratteriali, se si esclude i 2 difensori centrali, in particolare Daiello, che con eleganza concede poche chances a Salerno, (salvo al 94′) dà grinta e si propone in avanti, cogliendo una traversa. Montaldi, dopo un buon inizio, marcato a uomo dal baby D’Angelo, perde smalto, Cotello al rientro, è molto evanescente e Petitti, che se vuol diventare leader del campionato, è in queste circostanze che deve trascinare la squadra, con meno egoismo e più personalità, non ostinandosi nei rientri, che diventano prevedibili.
Neanche i cambi di modulo sbloccano la situazione passando dall’iniziale 4/4/2 al 4/3/3 ed infine ad un 3/4/3 a trazione anteriore che non sortiscono effetti.
Ma se perdi queste partite o pareggi in casa con il Trani, il motivo c’è e forse non c’è bisogno di riscoprirlo stasera, è palese: se ti manca cinismo sotto porta, puoi stare anche fino alla mattina seguente…
Ora per raggiungere i playoff, con il Barletta non bisogna perdere, per presentarsi a Mola con l’opzione di 2 risultati su 3. Vincendo, il biglietto per i playoff si staccherebbe con una giornata di anticipo, la sconfitta significherebbe l’obbligo di vincere a Bari vs il Mola.
Ma soprattutto serve principalmente carattere cinismo e fame dell’esordiente, che in queste gare è mancato.

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