Home News La signora Welby commuove la platea nell’incontro dell’Agorà 2.0

La signora Welby commuove la platea nell’incontro dell’Agorà 2.0

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La vicenda esistenziale dei coniugi Welby, non solo privata ma anche pubblica, ricordata nella memoria collettiva, ha influenzato il dibattito in Italia su temi etici delicati e controversi quali il fine vita, la dignità e l’assistenza del malato, le cure palliative e i trattamenti eutanasici.

«Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. […] Purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita, è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche

Risuonano nella platea attenta e numerosa, le parole di Piergiorgio Welby pronunciate da sua moglie Mina, reduce dal congresso dell’Associazione Luca Coscioni e presente con il giornalista Pino Giannini alla conferenza –dibattito riguardo il loro libro “L’ultimo gesto d’amore”.  L’evento si è tenuto presso l’associazione culturale coratina Agorà 2.0, fortemente voluta dai soci e dal responsabile della cultura dell’associazione stessa, Enzo Del Vecchio e dall’associazione Aniep. L’incontro, moderato dal giornalista Franco Tempesta, ha toccato vari momenti della vicenda esistenziale dei coniugi Welby, non solo privata ma anche pubblica, vicenda ricordata nella memoria collettiva, che ha influenzato il dibattito in Italia su temi etici delicati e controversi quali il fine vita, la dignità e l’assistenza del malato, le cure palliative e i trattamenti eutanasici. La signora Welby ha saputo commuovere la platea con la sua dolcezza composta, mentre raccontava l’origine del suo rapporto con Piergiorgio, avvenuto fortuitamente in un giorno del 1973 a Roma mentre lei visitava la capitale e sviluppatosi in seguito prima come rapporto di amicizia e dopo come sodalizio sentimentale sfociato nel matrimonio e durato una vita. Vita nella quale , la signora Mina ha dovuto imparare a gestire il quotidiano incontro con la sofferenza , in seguito mettendo la sua esperienza anche al servizio di altri malati che chiedono sostegno emotivo e pratico .Durante la conferenza è intervenuto il coautore del libro, Pino Giannini che ha raccontato di come sia nata l’intenzione di scrivere un libro sulla vicenda Welby e sul dibattito che si è aperto in Italia riguardo le tematiche del fine vita su cui i Radicali e l’associazione Coscioni si sono largamente battuti fino ad ottenere la legge 219 del 2017 sul consenso informato e sulle DAT- disposizioni anticipate di trattamento. La conferenza si è chiusa sulle toccanti parole della signora Mina che ha indirizzato il suo messaggio conclusivo di amore e di speranza a chi è nella difficoltà, invitando a non chiudersi dinanzi alle avversità della vita ma a farsi aiutare e ad aprirsi all’ aiuto delle associazioni preposte.

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